13 ottobre 2007

Martedi' deja vu

Sempre lo stesso film.
Sveglia alle 4 di mattina, cercare di arrivare in cucina barcollando, provare a fare un cappuccino con gli occhi chiusi. Peccato che e' decaffeinato, serve solo a mettere una cosa calda nello stomaco.


Addobbarsi, mascherata da persona seria, con il pc nella borsa. Prendi la macchina e vai in aeroporto (ricordarsi di accendere i fari in autostrada e di portare l'ombrello). Cerca per tutti i multipiani un parcheggio, che a quell'ora lo cercano tutti.


Prendi l'aereo che parte alle 7:00 e cerchi di dormire le due ore del volo, ma ormai e' troppo tardi, il sonno e' andato. Almeno ti facessero portare il lavoro a maglia, ma i ferri sono troppo pericolosi.


Arrivi alle 10:00 se ti fanno la grazia di partire in orario. Fa sicuramente freddo, prendi il taxi e quello scemo parla solo francese, e allora gli fai vedere il biglietto con l'indirizzo.


Mostra il tesserino alla reception, e comincia la giornata: tutto il giorno chiusi in una stanza a discutere di questioni troppo ingarbugliate per avere una soluzione, a cercare di convincere persone che sono convinte di avere ragione, a schivare le valanghe di lavoro che vorrebbero rovesciarti addosso. Il tutto con grande diplomazia e sorrisi. Manco ti portano al ristorante, se ti va bene si va a mensa, altrimenti ti portano un vassoio con un paio di sandwich, cosi' non si perde tempo.


Alle 18:00 riprendi il taxi e torni in aeroporto, fai la coda di un'ora per il check-in che non si puo' fare on-line, e alle 20:00 riprendi l'aereo. Mi sa che stavolta dormo.


Arrivi dopo due ore, riprendi la macchina dal multipiano, e arrivi a casa verso le 23:00.


Mi aspetta proprio un bel martedi'.

1 commento:

bricolo-chic ha detto...

Ma dai: a conti fatti anche tante soddisfazioni!