05 novembre 2006

Conflitto generazionale? No grazie

Rispondo da qui a Bricolo-chic perche’ oggi Blogger ha le paturnie e tocca aspettare che gli passino.
Magari Bricolo-chic si ritrovera’ un paio di commenti quasi identici quando le paturnie saranno passate, sorry.

Comunque l’argomento mi sembra meritevole di comparire anche qui.

Allora, il quesito e’: in azienda, basta l’intelligenza o serve anche l’esperienza? Un giovane intelligente puo’ valere quanto un esperto stagionato?

Dopo 34 anni di lavoro, e litigate furibonde con i giovani rampanti, dico: dipende dall’obiettivo dell'azienda: risultati immediati o sostenibili?

Per certo un “giovane intelligente” non vale quanto un “esperto intelligente creativo saggio”.
L'obiettivo, per chi si occupa di risorse umane, e’ creare le condizioni per salvaguardare i risultati positivi dell’azienda nel tempo. Non per fare il target entro la fine dell’anno o alzare il voto alla prossima indagine sul morale dei dipendenti.

Pero’ ci tengo a precisare:
Intelligenza = il termine non e’ sufficiente, e’ troppo vago: puo’ essere positiva o negativa, dipende da come la usi. Il giovane intelligente puo’ anche diventare un adulto positivo, c’e’ sempre speranza.
Esperienza = io preferisco chiamarla “conoscenza”, cosi’ si trasforma in quello che adesso sai e puoi utilizzare, senza riferimenti al passato. O ce l’hai o non ce l’hai, che importa come ti e’ arrivata?

Ma la vera chiave di volta e’ la motivazione, quella che ti fa superare tutti gli ostacoli per soddisfare la tua passione profonda.
La conoscenza, l’intelligenza, la saggezza, la creativita’, rimangono doti inutilizzate se usarle ti costa fatica in un contesto che non ti interessa piu’ di tanto.
I giovani rampanti hanno la bruciante passione di piazzarsi su quella sedia in alto. Per questo hanno successo.

Invece la mia motivazione mi spinge ad uscire il sabato mattina presto con il gelo, per comprare un gomitolo di lana e una meravigliosa scatola per un regalo. Non provo la stessa emozione il lunedi’ mattina per andare in ufficio, e questo spiega tutto.

La realta’ e’ che la mia motivazione profonda, la passione, sta da un’altra parte. Dove sta la tua?

Mi sa che anche tu fai il tuo lavoro onestamente e per il bene del contesto, ma la passione e' un'altra cosa.
Probabilmente ci siamo chiamate fuori da quella competizione tanto tempo fa.

Personalmente non mi dispiace se i giovani intelligenti guadagnano il triplo, perche' in questi 34 anni li ho visti cadere in disgrazia quasi tutti, e si meritano una compensazione del rischio. Tanto piu’ che sono io a manovrare le loro potenzialita’ retributive, eh eh eh...

E tu non ti crucciare, perche’ nei tuoi 20 e passa anni ne hai viste passare tante di comete, mentre tu, che sei il solido faro nella notte, continui ad essere coccolata, come me.


Attenzione a non farsi illusioni. Finche' il faro fa luce ... tutto ok. Appena la luce comincera' a tremolare, prepariamoci a cadere in disgrazia anche noi.
Per fortuna abbiamo le passioni vere che ci aspettano.

1 commento:

bricolo-chic ha detto...

Assolutamente d'accordo, se fossi capace metterei un link sul mio pezzo con il tuo mega commento. Ma non sarà che sti blog ce li leggiamo solo io e te? Cmq per me può bastare